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La matematica nelle scienze della vita e nelle applicazioni
(In ricordo del Prof. Antonio Pignedoli)

a cura di G.L. AGNOLI, M. FABRIZIO, C. VETTORI

2000, f.to 17x24 cm, pp. 244, esaurito
ISBN 88-371-1201-7

Collana: "Atti di Convegni"

"L’Amore non pu� fare a meno della Scienza, ma la Scienza non pu� fare a meno dell’amore. La Scienza, almeno quella dei nostri predecessori, � tale se in s� ha la capacit� di esprimere l’amore per la semplicit� e la bellezza. Questo � stato il fondamento della poliedrica attivit� scientifica di Antonio Pignedoli, attivit� che ha spaziato dalla meccanica classica e relativistica, alla diffusione die neutroni, alla meccanica quantistica, alla filosofia della scienza; quest’ultima fu, forse, il substrato che ha accompagnato per tutta la vita le sue ricerche. Tra filosofia e scienza vi � un intimo legame: esse si aiutano a vicenda e tra l’una e l’altra non vi pu� essere conflitto alcuno perch� se diversi sono i loro atteggiamenti e di conseguenza i loro metodi, identico � il fine ultimo: la ricerca della verit�. Non osiamo parlare dell’eterna contrapposizione tra fede e scienza che si pu�, forse, risolvere solo se si specificano i relativi ambiti di competenza. Ci limitiamo a rilevare i difficili rapporti tra ragione scientifica e coscienza credente: le vicende di Galileo e della sofferta affermazione della teoria eliocentrica, gli ostacoli frapposto dalle credenze religiose alla geologia per la questione dell’et� della terra e alla teoria dell’evoluzione darwiniana in biologia. Fede e scienza sono compagne indissolubili dell’avventura e della ricerca umana. Questo, e molto di pi�, ha trasmesso Antonio Pignedoli a chi gli � stato vicino. Abbiamo scelto il Convegno "La Matematica nelle Scienze della Vita e nelle Applicazioni" per rendere omaggio alla sua memoria, innanzitutto perch� pensiamo che se egli fosse stato fra noi avrebbe aderito con entusiasmo a tale scelta; era un sostenitore della matematica applicata, un assertore della unitariet� della matematica e del ruolo trasversale che essa ha, fondamentale nelle scienze fisiche dove � ormai connaturata, e nelle scienze biomediche, dove certamente avr� un ulteriore sviluppo. Il problema dell’origine della vita, della sua evoluzione, legato anche alla cosmologia, affiora spesso negli scritti di A. Pignedoli. La conoscenza delle opere di Monod e Prigogine gli ispirarono profonde meditazioni riguardo al problema del casualismo e probabilit�. La stretta affinit� che lega problemi che sorgono in campi diversi, ma possono essere rappresentati da un unico paradigma, � messa in rilievo in svariate occasioni nelle conferenze da Lui tenute e che sono state in gran parte pubblicate. Ora avrebbe gioito dell’attuale rilevanza dei modelli matematici in vari settori della Scienza: in particolare nelle Scienze della Vita. Alla personalit� di Antonio Pignedoli, alla sua natura di studioso conscio della grandezza e nello stesso tempo della difficolt� dei problemi della Scienza, si addice certamente la celebre fase di Newton che egli stesso citava sovente ed in cui, forse, si identificava: "Non so cosa il mondo penser� delle mie opere; quanto a me, mi sembra di non essere stato che un fanciullo, il quale ha giocato sulla riva del mare, ed ha trovato ora una pietra pi� variegata, ora una conchiglia dai pi� bei colori, mentre il grande oceano sconfinato della verit� si stendeva inesplorato dinanzi a lui". Dalla Prefazione al Volume di Gian Luigi Agnoli e Carla Vettori.