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66. Vulnerabilit� all'inquinamento degli
acquiferi dell'area Peloritana (Sicilia nord-orientale). Studi sulla
vulnerabilit� degli acquiferi 14
Vincenzo FERRARA
1999, 132 pagine, formato 18.5x26.5 cm, cartonato,
25.00
ISBN 88-371-0863-X
Collana: "Quaderni
di tecniche di protezione ambientale"
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La vasta area peloritana � sicuramente una zona
nevralgica della Sicilia, sia dal punto di vista ambientale che da quello specifico
dellalimentazione idrica in genere, e di quella idropotabile in particolare. La
criticit� della zona, alimentata esclusivamente da acque sotterranee, � dovuta al
concorso di numerosi fattori, climatici, idrogeologici e antropici. Gli acquiferi delle
successioni di catena e di quelli contenuti a luoghi nei depositi di margine sono, in
genere, poco produttivi e/o caratterizzati da scarsa qualit� della risorsa. Essi
finiscono per avere un interesse prevalentemente locale, limitato allutilizzo delle
scarse portate sorgive. Ben altra importanza rivestono gli acquiferi alluvionali, i quali
per� sono soggetti a tutta una serie di produttori di rischio di degrado, sia qualitativo
che quantitativo. Lungo le coste, le acque dolci sotterranee sono soggette ad un
insalinamento crescente con il sovrastrutturamento che subiscono, spesso per usi impropri.
Lagricoltura specializzata a forte supporto chimico unita, a luoghi, alla presenza
di poli industriali in aree poco protette e dunque molto vulnerabili, comporta elevati
tassi dinquinamento. Tutto questo � stato messo in luce in maniera estensiva e
completa dallo studio, che ha impegnato diversi anni i ricercatori dellU.O. 4.16 del
GNDCI-CNR, coordinata da Vincenzo Ferrara. Larea, infatti, presenta un test-site
di notevole complessit�, con caratteristiche non dissimili da altre zone sia siciliane
che calabresi. Limpegno dei ricercatori ha estrinsecato tutta la problematica delle
risorse idriche, dalla loro identificazione e caratura, ai loro processi genetici e di
rinnovamento, alle caratteristiche di vulnerabilit� allinquinamento, alle
condizioni di sfruttamento e sovrastrutturamento. Lopera di Ferrara sinquadra
perfettamente, nello spirito e nella sostanza, nel nuovo modo di fare ricerca applicata,
finalmente finalizzata e pragmaticamente utile, che il GNDCI-CNR in toto e la Linea
di Ricerca 4 in particolare persegue accanitamente da anni, al servizio del Paese. Il
lavoro, del quale questa monografia � una sintesi, appare agli occhi degli addetti in
tutta la sua vastit�. Esso nette a disposizione degli utilizzatori, istituzionali e non,
una mole di dati e di documenti di elevato spessore scientifico e di grande utilit� per
una corretta pianificazione ed unadeguata protezione delle risorse idriche
dellarea peloritana.
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