Help News
Consorzio
Nettuno
Periodici
Volumi
Modulo
d'ordine
Home
Page
Pitagora
Editrice |
Scheda volume
|
|
Teoria delle strutture
Vol.2 - Gusci di rivoluzione
Erasmo VIOLA
2010, 376 pagine, formato 17x24 cm.,
33.00
ISBN 88-371-1800-7
|
Il presente volume del testo di Teoria delle
Strutture, prosegue la trattazione iniziata nel volume precedente dedicata agli Stati
tensionali e Piastre. Qui il percorso continua fissando lattenzione su tre
argomenti specifici dei gusci non degeneri, ma la prospettiva seguita nella scrittura di
questo secondo volume non è mutata. Lunità di impostazione richiede sempre la
trattazione unificata di differenti elementi strutturali, descritti da sistemi di
equazioni differenziali alle derivate parziali. Per una visione complessiva dello schema
sviluppato nellesposizione degli argomenti della disciplina in narrativa, si rimanda
allinquadramento della materia fornito dalla prefazione del primo volume. Il libro
si apre con il Cap. 7, che tratta il regime flessionale e membranale dei gusci
cilindrici. Il primo argomento esposto è lipotesi cinematica, che costituisce
anche la nervatura portante dellanalisi della deformazione. Essa è anche alla base
degli sviluppi dellultimo capitolo di questo libro, dedicato ai gusci di rivoluzione
in regime flessionale. Le equazioni indefinite di equilibrio e di congruenza sono sempre
ricavate, come nei Capp. 5 e 6, attraverso il metodo diretto, come pure
dallapplicazione del principio dei lavori virtuali. Viene mostrato che il principio
delle forze virtuali equivale alle equazioni di congruenza, mentre il principio degli
spostamenti virtuali costituisce una formulazione alternativa dellequilibrio. Il
Cap. 8 espone la teoria membranale dei gusci. Sono introdotte le strutture a guscio
e definite le curvature principali e le caratteristiche della sollecitazione. Vengono
ricavate le equazioni indefinite di equilibrio per le membrane sollecitate da forze non
simmetriche. Imponendo condizioni di carattere geometrico, dal caso generale sono dedotte
le equazioni per: a) la cupola sferica; b) il guscio conico; c) il guscio
cilindrico; d) la membrana rettangolare; e) la membrana circolare.
Queste sono pure ricavate attraverso lapplicazione del metodo diretto. Viene
discussa la deduzione delle equazioni di congruenza in coordinate cilindriche, nonché
lapplicazione ai recipienti in pressione. La scrittura delle equazioni in notazione
matriciale fornisce alle stesse un carattere di generalità, poiché la loro
rappresentazione sintetica è valida per tutti gli elementi strutturali. Lo schema delle Teorie
fisiche, denominato anche Diagramma di Tonti, costituisce la rappresentazione
sintetica più significativa delle variabili e delle equazioni che permettono la
formulazione del problema dellequilibrio elastico. Le quattro variabili vettoriali
coinvolte riguardano i parametri di spostamento e dei carichi esterni, come
pure le caratteristiche di deformazione e di sollecitazione. Le variabili in
argomento intervengono nelle tre equazioni denominate di equilibrio, di congruenza
e di legame costitutivo elastico. Dette equazioni definiscono la cosiddetta equazione
fondamentale, che esprime lequazione indefinita di equilibrio in termini di
spostamenti. La soluzione del sistema fondamentale di equazioni descrive il comportamento
dellelemento strutturale oggetto di studio. Particolare attenzione è stata
conferita allipotesi di assial-simmetria, che percorre vari capitoli del testo, al
fine di dedurre dalle relazioni generali quelle semplificate, quando un modello
strutturale, geometricamente simmetrico, viene sollecitato dalla particolare condizione di
carico che impedisce il nascere di specifici spostamenti generalizzati e le relative
deformazioni e sollecitazioni. Lipotesi in parola viene applicata in regime
membranale, come pure in regime flessionale. In questultimo caso viene adoperata
sempre la distinzione tra il modello cinematico di Reissner-Mindlin e quello di
Kirchhoff-Love. Numerose tabelle illustrano il confronto tra le equazioni di equilibrio e
di congruenza per i vari elementi strutturali e i differenti livelli di complessità
connessi con i modelli esaminati.
|
|