Ricordi e veleni nel Torrone dell'Uditore.
Dal Diario segreto di un Giudice umanista bolognese alle soglie del Terzo Millennio

Nerio ZANARDI

1998, 384 pagine, formato 17x24 cm, esaurito
ISBN 88-371-1068-5

Dopo vent'anni di servizio prestato in Magistratura in conformità dei canoni tradizionali (rigorosi e severi), l'autore di questo libro prese atto dell'impossibilità di proseguire nel proprio lavoro conservando un normale rapporto di confidenza con il mondo esterno. Decise pertanto di chiudersi in un carcere ideale, che immaginò nell'antico Torrone dell'Uditore (tuttora esistente nella sua città di Bologna) e avviò un dialogo con se stesso attraverso un brogliaccio, o diario segreto, di controinformazione sui fatti grandi e piccoli, purché significativi, inerenti direttamente o indirettamente al suo mestiere di giudice, ossia di pubblico interesse, che riempivano le parentesi di un'attività frenetica e assai sofferta. Questo faceva per salvare l'anima, esorcizzando gli impulsi e le passioni che avrebbero potuto turbare l'esercizio sereno delle sue funzioni di giudice. Terminato il proprio servizio, dopo altri vent'anni, le ragioni della segretazione sono venute meno e quelle note possono essere rese pubbliche, come documenti di vita vissuta nel tormento di una rivolta morale nella trepidante attesa del Terzo Millennio.