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La moda progettata
Le (sette meno una) vie del design
Paola BERTOLA
2008, 150 pagine, formato 16x23 cm, 16.00
ISBN 88-371-1737-X
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Questo libro nasce dopo alcuni anni
dallingresso del design della moda al Politecnico di Milano, come ambito di
formazione e ricerca scientifica. Nasce quindi raccogliendo i frutti di un dibattito il
cui obiettivo mirava a definire i caratteri identitari e distintivi di tale ingresso e il
ruolo che una istituzione come il Politecnico di Milano pu� avere allinterno del
settore. La progettazione per la moda � rimasta per lungo tempo fuori
dallUniversit�, delegata alla formazione privata postsecondaria o alle scuole
secondarie. Del resto il design stesso sino allinizio degli anni 90, ovvero
con grande ritardo rispetto agli altri paesi europei, non � stato parte della formazione
universitaria. Questa storia recente non corrisponde tuttavia alla storia della
progettazione per la moda in Italia: come nel caso di altri settori questa pratica nasce
spontaneamente, nelle professioni e nelle imprese, gi� a partire dal secondo dopoguerra.
La storia italiana della moda si nutre dei medesimi caratteri che nello stesso periodo
alimentano lo sviluppo economico e culturale del nostro paese: un sistema produttivo
dinamico, flessibile, organizzato progressivamente in distretti produttivi e una cultura
progettuale diffusa, "per tradizione", come saper fare ma anche saper scegliere
e utilizzare determinate categorie di prodotti. Prodotti che hanno a che fare con la cura
della casa e della persona e che nel loro complesso diverranno in tempi pi� recenti i
cosiddetti prodotti del made in Italy. Ma la moda ha anche, almeno, unaltra storia,
quella dellalta moda francese, che prende le mosse prima di quella italiana e che
singolarmente ne rimane lo scenario di riferimento, come comune radice storica del
settore. Solo in tempi piuttosto recenti la moda italiana inizia ad essere
raccontata in modi nuovi, ripercorrendo un cammino che in verit� si � emancipato da
quelle radici molto presto e che presenta molte pi� similitudini con la storia del design
di altri settori italiani, piuttosto che con la storia della moda francese. La moda
italiana � innanzitutto fatta per lo pi� di prodotti industriali, e la progettazione per
lindustria, che rappresenta una tipica vocazione professionale del nostro paese, �
pratica assai distante dalla creazione di capi e oggetti unici. Daltro canto
lindustria italiana ha anchessa le sue specificit�, produce innovazione ma al
tempo stesso rimane ancorata a saperi tradizionali, in un continuo processo di
riconfigurazione che trasferisce nei prodotti know how e valori stratificati nel tempo,
che ne determinano lassoluta specificit�. La peculiare relazione tra queste
modalit� di progettazione da un lato e di produzione dallaltro � lo snodo che
determina lemancipazione, nei fatti, del sistema italiano. Lanalisi attenta
delle radici storiche, dei processi e della struttura del settore, mette in luce, accanto
allautorialit� creativa dello "stilista", lemergere di complesse e
ricche "filiere del progetto", il cui contributo non � facilmente
disaggregabile nella singolarit� degli apporti delle diverse figure. I modelli di
relazione tra risorse progettuali e imprese moda sono oggi molteplici, come numerose sono
le possibili leve sulle quali il design pu� operare per supportarne i processi di
innovazione. Questa consapevolezza passa attraverso un diverso modo di concepire e
comunicare la struttura del settore, innanzitutto attraverso una maggior chiarezza
nellidentificarne le specificit� e definirne le possibili vie di sviluppo.
Paola Bertola � professore associato in Disegno Industriale presso la Facolt�
del Design del Politecnico di Milano.
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